L’artrite nel cane è una malattia che colpisce le articolazioni e provoca una ridotta mobilità, oltre ad un dolore costante che spinge l’animale a mantenere posture innaturali.
Si è soliti pensare che la malattia colpisca solo cani anziani di taglia medio grande, ma in realtà è più diffusa di quanto potresti pensare e individuarla ai primi segnali è essenziale per il benessere del tuo amico a quattro zampe.
In questo articolo scopriamo quali sono i primi sintomi dell’artrite nel cane e come gestirla al meglio.
Artrite nel cane: cos’è
Per comprendere al meglio in cosa consiste questa malattia, è necessario avere ben chiaro come è costituita un’articolazione, che prevede la presenza di più ossa racchiuse all’interno di una capsula articolare, dove scorre il liquido sinoviale per nutrire e lubrificare i tessuti. La cartilagine che copre le estremità delle stesse ossa, invece, ha la funzione di proteggerle da sfregamenti reciproci.
Col passare del tempo o in seguito ad eventi particolari, la cartilagine potrebbe ridursi o persino scomparire completamente, lasciando scoperto il tessuto osseo che di conseguenza andrà incontro ad infiammazioni continue, chiamate artriti.
Poiché questa prima fase della malattia passa spesso in sordina, non è raro che trascorrano anni prima che il padrone se ne accorga, lasciando spazio alla malattia di progredire fino a sviluppare una vera e propria artrosi. A questo punto le articolazioni sono ormai danneggiate in maniera irreversibile: la capsula articolare è più spessa, i muscoli sono atrofizzati e il cane ha estrema difficoltà nei movimenti.
Purtroppo, si tratta di una patologia piuttosto diffusa, in quanto colpisce almeno 1 esemplare su 5, benché la sua incidenza aumenti su determinate razze canine, fra cui il Pastore Tedesco, il Rottweiler e il Bullmastiff.
Sintomi dell’artrite nei cani
Come già anticipato, purtroppo l’artrite non è facile da individuare nelle sue primissime fasi di sviluppo, a meno che non sia la diretta conseguenza di un trauma esterno, come un colpo o un incidente.
In caso di malattia cronica, invece, che potrebbe derivare da una predisposizione genetica alla displasia dell’anca, i sintomi potrebbero rimanere latenti per diversi anni.
Ad ogni modo, ti invitiamo a prestare particolare attenzione al tuo cane se manifesta uno dei seguenti comportamenti:
•Inizia a zoppicare;
•Manifesta dolore alle articolazioni, tenendole anche più rigide;
•Assume pose innaturali, generalmente per sentire meno dolore;
•Si rifiuta di compiere azioni che prima faceva volentieri, come salire sul divano;
•Presenta tremolio alle zampe;
•Quando si muove si sentono degli scricchiolii;
•Ha la tendenza a mordicchiare le articolazioni.
Come evitare l’artrite nel cane
Uno degli aspetti più infausti della malattia è che una volta che si instaura, non esiste una cura che possa eliminare del tutto l’artrite; per questa ragione la prevenzione è la miglior arma che puoi utilizzare a tuo favore, andando a ridurre quelli che sono i fattori di rischio.
Fra questi, il principale è l’obesità canina, in quanto un peso eccessivo creerebbe un ulteriore carico sulle articolazioni, che saranno più predisposte alle infiammazioni.
Un altro punto fondamentale è la scelta di un’alimentazione completa ed equilibrata da integrare, all’occorrenza, con integratori alimentari specifici come questi analizzati da animaledomestico.net in grado di rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico.
È importante quindi rivolgerti al tuo veterinario di fiducia per ottenere maggiori informazioni sui prodotti migliori per il tuo cucciolo e scongiurare lo sviluppo dell’artrosi nel corso del tempo. Non solo, poiché esistono delle razze canine che sono più a rischio di altre, sarà lui stesso ad indicarti una serie di esami diagnostici per valutare la presenza di una predisposizione genetica e programmare eventualmente interventi chirurgici mirati.
Cosa fare in caso di sospetto artrite del cane
Se hai notato dei comportamenti insoliti nel tuo cane, il nostro consiglio è quello di non aspettare a chiedere una visita ortopedica presso il veterinario, per poter effettuare una diagnosi tempestiva ed intervenire nell’immediato
Anche se l’artrosi non si può curare, si possono ridurre drasticamente i sintomi e rallentale nel tempo la sua comparsa, per esempio andando a somministrare al cane degli antinfiammatori che ridurranno il dolore e l’infiammazione articolare.
Un ruolo importante è giocato anche dalla riabilitazione veterinaria che, attraverso esercizi mirati, potrà rallentare la degenerazione della malattia, oltre ad offrirti preziosi consigli per rendere i movimenti del tuo cane a casa meno dolorosi possibili.
Quando la situazione è ormai grave e compromessa, l’intervento chirurgico potrebbe essere l’unica soluzione percorribile