Cosa fa un social media manager

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Fra i lavori più richiesti del momento c’è il social media manager, ma non tutti hanno le idee chiare su di che cosa si occupi esattamente.

Se ti è capitato di imbatterti in questa figura professionale fra gli annunci di lavoro e vuoi saperne di più al riguardo, questo articolo fa proprio al caso tuo.

Chi è il social media manager

Per prima cosa, devi sapere che il social media manager a livello generico si occupa della gestione di tutto ciò che riguarda il marketing e la pubblicità di un’azienda, attraverso i canali social; da qui, infatti, deriva il suo nome.

Entrando più nel dettaglio, è chiaro che i suoi compiti sono decisamente più articolati, perché richiedono un’ottima strategia, il continuo aggiornamento in relazione alle novità del mondo di tali piattaforme, tanta creatività e una mente multitasking, in quanto il suo lavoro si esplica su più fronti.

Lo scopo del social media manager, come spiegato da zonamarketing.it, è quello di mettere insieme una serie di strategie di marketing vincenti per far sì che i fan o i followers di una determinata azienda si trasformino in clienti (si parla delle cosiddette conversioni), andando così ad incrementare i guadagni della stessa. Non sempre l’obiettivo unico è quello di convertire i fan in clienti, ma possiamo dire che questo è l’obiettivo principale. Un esempio eclatante di una gestione social che fa parlare di se sono quella dell’agenzia funebre Taffo e di Unieuro, entrambe riconoscibili per la loro identità ironica.

Ti sarà capitato di imbatterti nella pagina ufficiale di un qualsiasi marchio di tuo interesse: devi sapere che i post pubblicati, le risposte ai commenti, la pubblicità ecc., sono tutti gestiti da questa figura professionale.

Cosa fa il social media manager

Come dimostrato da diverse statistiche, i dati di utilizzo delle varie piattaforme di social network crescono di anno in anno. Ancora, però, è comune l’idea che per fare questo tipo di lavoro basta semplicemente passare diverse ore al giorno sulle piattaforme per scopi personali.

Purtroppo, la questione è molto più complicata di così, perché i compiti del social media manager richiedono una conoscenza approfondita di questi strumenti, in quanto vanno ad analizzare i dati ed interpretarli a favore del brand per cui lavorano.

Questa figura professionale ha la responsabilità di ideare un piano di marketing, capace di valorizzare l’azienda sfruttando un canale diretto con i potenziali clienti. Per questa ragione deve saper individuare il target di riferimento senza muoversi alla cieca ed stabilire chiaramente degli obiettivi di conversione, che sia l’iscrizione alla newsletter, l’acquisto di prodotti oppure la sottoscrizione ad un abbonamento.

Tutto ciò si esplica nell’elaborazione di un piano editoriale per promuovere contenuti di qualità, che siano post, immagini o video che catturino l’attenzione, oltre che attuare campagne pubblicitarie efficienti e moderare al meglio la pagina ufficiale del brand per cui lavora.

Come diventare social media manager

Come hai potuto constatare, l’attività del social media manager è piuttosto articolata e richiede uno svariato numero di conoscenze e competenze. Prima di tutto deve conoscere in modo approfondito il mondo dei social media e non avere solo una semplice passione per uno di questi.

Inoltre, è importante che abbia un’adeguata formazione sulla creazione e gestione di contenuti che riguardano post, e-mail, blog e la stessa community, sul web marketing e sull’analisi dei dati.

Come ottenere questo tipo di formazione? L’ideale sarebbe avere un titolo di studio universitario nell’ambito del Marketing e della Comunicazione, meglio ancora se si intraprendono dei percorsi di perfezionamento delle competenze oppure un Master.

Ma se non hai una laurea, comunque non ti è preclusa la possibilità di diventare social media manager, in quanto esistono dei corsi di formazione online molto validi, anche se chiaramente prevedono dei costi non indifferenti. L’aspetto positivo è che a seguito di una preparazione completa sul campo, si viene affiancati anche nella pratica e alla fine, previo superamento di un esame, potrai ottenere un attestato valido per poter lavorare in questo ambito.

Ricorda, però, che si tratta di un lavoro che richiede aggiornamento costante, perché i canali social, così come il mondo di internet in genere, sono in continuo cambiamento ed è importante adeguare di conseguenza i propri strumenti per ottenere il massimo del successo. Infatti, fare l’università, un master o un corso non ti garantisce di diventare un social media marketing di successo. Per diventare veramente forte devi testare e mettere in pratica tutta la teoria, e di tanto in tanto seguire il proprio intuito. Anche gli esperimenti falliti ti consentiranno di capire cosa funziona e come è preferibile evitare.

Quanto guadagna un social media marketing

Come per tantissimi lavori del digitale, è difficile stabilire una cifra univoca e sicura che andresti a guadagnare facendo il social media manager, perché ci sono molti fattori che influiscono sull’importo mensile, primo fra tutti l’esperienza che hai accumulato nel corso del tempo, la quale può essere inserita all’interno di un portfolio personale.

D’altro canto, si sa che per iniziare generalmente viene attribuita la qualifica Junior con contratti da stagista, prevedendo uno stipendio mensile di diverse centinaia di euro. Devi tener presente, però, che la crescita in questo settore avviene molto velocemente, soprattutto se si è disposti a seguire corsi di formazione e si impara in fretta.

Nel corso del tempo e con l’acquisizione di una discreta esperienza, potrai diventare un Senior social media manager, andando a guadagnare da 22 a 35 mila euro in un anno, fino a superare persino le 80 mila euro se sei riuscito ad ottenere appalti da diversi clienti.

Poi non sottovalutare la possibilità di trovare degli accordi basati sul performance marketing, ovvero farsi pagare per i risultati ottenuti. Ad esempio, se il cliente ha un e-commerce di scarpe potresti promuovere il suo negozio e stabilire una commissione in percentuale per ogni prodotto venduto, un po’ come funziona nel mondo dell’affiliate marketing. Oppure, in alternativa puoi fare degli accordi ibridi basati su una parte di retribuzione fissa mensile e la restante parte a performance. Questa è una soluzione vincente sia per il marketer che per il cliente. Ovviamente, sono situazioni da valutare e applicabili solo in determinati contesti.

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