Il papà di Sherlock Holmes

Sir Arthur Conan Doyle

Sir Arthur Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes l’investigatore più celebre della storia del giallo, famoso per i suoi lampi di genio e la capacità di risolvere, con un metodo di indagine logico-deduttivo basato sull’osservazione minuziosa dei dati di fatto e l’uso di una logica ferrea, casi polizieschi apparentemente impossibili, amava raccontare il seguente aneddoto:

nel 1893 arrivò in Svizzera per una serie di conferenze letterarie a Lucerna. All’epoca era già famoso grazie all’enorme successo riscosso dai suoi romanzi aventi come protagonisti Sherlock Holmes e il suo amico il dottor John Watson.
Appena salito su un taxi il conducente gli disse che non gli avrebbe fatto pagare la corsa se lui gli avesse dedicato un libro.

Stupito, Conan Doyle chiese al tassista come facesse a sapere che lui era uno scrittore visto che non si erano mai visti prima.
E il tassista:
– Facile, le vostre scarpe sono coperte da uno strato di polvere che non è di qui. Dallo stile delle scarpe deduco che esse siano inglesi. Dunque è polvere inglese. Inoltre avete una macchia di inchiostro sulle dita, quindi siete uno scrittore e, sulla base delle deduzioni fatte finora, precisamente siete uno scrittore britannico…

Sbalordito, Conan Doyle rispose:
“E’ veramente fantastico! Voi siete molto più acuto e penetrante di Sherlock Holmes, con la differenza che voi siete reale!”.
E il tassista: “Sì, Sir… Ah, c’è un’altra cosa… il vostro nome è scritto sulla vostra valigia”

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