Per musica antica si intende generalmente la musica composta in Europa tra il Medioevo ed il Rinascimento si include in questo termine anche la musica del XVII secolo e della prima metà del XVIII.
La “musica antica”, tuttavia, non è una categoria storico-musicale e una produzione molto vasta ed eterogenea: si è inteso con questo nome, a partire dalla seconda metà del XX secolo, l’insieme delle musiche di cui si era interrotta da secoli la tradizione esecutiva.
Ciò che ha inizialmente distinto la “musica antica” nell’ambito della “musica classica” è quindi il fatto che la sua esecuzione moderna si basa sull’impiego di strumenti musicali “storici” e su una ricerca musicologica che attinge direttamente alle fonti originali. Negli ultimi anni, essendosi succedute diverse generazioni di musicisti nella riscoperta della musica antica, anche per questa si può parlare ormai di una “tradizione esecutiva”,tuttavia, la formazione e l’approccio interpretativo dei musicisti specializzati in musica antica presentano tuttora molti elementi distintivi, che risultano evidenti nelle loro esecuzioni.
LA RISCOPERTA DELLA MUSICA ANTICA
La riscoperta del repertorio barocco e pre-barocco ha sporadici ma significativi precedenti nel XIX secolo e anche nel secolo precedente. Già nel 1726 fu costituita a Londra la Academy of Ancient Music, la stessa Accademia assicurò il mantenimento in repertorio delle opere dei maggiori compositori barocchi, negli stessi anni, Wanda Landowska riproponeva per la prima volta l’esecuzione sul clavicembalo delle opere del XVIII secolo, La stessa Landowska scrisse nel 1909 il trattato Musique ancienne e fondò in Francia nel 1925 una École de Musique Ancienne; la guerra la costrinse ad abbandonare nel 1940 la scuola, e successivamente a trasferirsi negli Stati Uniti.
Il primo centro di insegnamento e ricerca consacrato alla musica antica, fu la Schola Cantorum Basiliensis, fondata nel 1933 da Paul Sacher e dal violista August Wenzinger. Nel 1946 fu fondata in Inghilterra la Galpin Society, dedicata allo studio e alla ricostruzione degli strumenti antichi.
Dopo la seconda guerra mondiale, e segnatamente negli anni sessanta-settanta, la riscoperta della musica antica interessò, oltre all’Inghilterra soprattutto Belgio, Olanda ed Austria. Nel campo della musica vocale emersero negli stessi anni i primi cantanti specializzati nel repertorio antico.
Nel corso degli anni ottanta e novanta si sono moltiplicati progressivamente in tutta Europa, negli Stati Uniti d’America e in Giappone i complessi vocali e strumentali specializzati nei vari aspetti di questo vasto ambito musicale, sono nate riviste specializzate, festival e stagioni concertistiche, e un mercato discografico specifico inoltre le conoscenze in campo interpretativo, organologico e tecnico si sono notevolmente accresciute.