La storia dell’igiene nel corso dei secoli

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La storia dell’igiene è una narrazione che si protrae per migliaia di anni e che nel corso dei secoli ha subito notevoli cambiamenti e sviluppi.

La percezione dell’igiene non è sempre stata la stessa, ma ha radici antropologiche ben precise radicate nelle diverse società.

Le prime società umane hanno iniziato a comprendere l’importanza dell’igiene seppur a livello rudimentale. Ci si lavava le mani e si cercava per quanto possibile di mantenere un ambiente pulito.

Gli antichi egizi erano noti per le loro pratiche igieniche avanzate

L’uso del sapone e la pulizia regolare del corpo erano fondamentali per questo antico popolo. L’utilizzo del sapone era diffuso in Egitto già intorno al 1550 a.C. come testimonia il papiro di Ebers (fine della XVIII dinastia) dal quale emerge come gli antichi egizi usassero un sapone realizzato perlopiù con oli animali e vegetali e sali alcalini.

L’igiene per Greci e Romani

I Greci e i Romani sono stati i primi a pensare a dei sistemi più avanzati. In realtà furono i romani che costruirono acquedotti e terme, ma mettendo in pratica i consigli sull’igiene degli esperti greci come Ippocrate, Erodico e Galeno.
Si pensi che la Roma di 2000 anni fa, comprendeva ben 11 acquedotti per l’approvvigionamento idrico e la distribuzione dell’acqua nella città.

Questi acquedotti portavano ogni giorno un miliardo di litri d’acqua corrente e permettevano a più di un milione di persone di bere, lavarsi ed espletare i propri bisogni corporali.

Romani e greci non usavano il sapone come gli Egizi ma preferivano usare una sorta di raschietto per la pelle chiamato strigile, nonostante l’usanza ricorrente di sottoporsi a frequenti bagni e all’utilizzo di oli profumati.

Nel corso del medioevo l’igiene veniva trascurata

 

In Europa durante il Medioevo, molte pratiche igieniche risalenti alla civiltà romana vennero abbandonate.

L’igiene personale era spesso trascurata, e la mancanza di servizi igienici adeguati portò a epidemie di malattie infettive, d’altronde si tratta di un millennio segnato da peste, vaiolo e lebbra.

Dal Rinascimento all’illuminismo

L’igiene personale veniva quasi scoraggiata o vietata dai medici. I bagni potevano venire concessi solo in determinati casi. Ciò era frutto di convinzioni erronee che serpeggiavano negli ambienti medici, secondo le quali lavarsi con l’acqua avrebbe potuto aprire i pori della pelle causando gravi malattie.

Non è un caso dunque che il re Sole nel corso del suo regno fece soltanto due bagni, tuttavia cambiava spesso abiti, si detergeva le mani con acqua profumata e si tamponava il viso con un telo appena inumidito.

La Rivoluzione industriale diede il via a nuovi modi di concepire l’igiene

Nel corso della Rivoluzione industriale le masse popolari abbandonarono le campagne in favore delle città, presso le quali si riversarono. Ciò ha portato ad una urbanizzazione accelerata e a una maggiore preoccupazione riguardo alla salute pubblica.

Tuttavia fu la paura dei miasmi nella Londra Vittoriana del XIX a dare l’impulso per la costruzione dei primi servizi sanitari.
Sono stati sviluppati sistemi di approvvigionamento idrico e fognature moderne per migliorare l’igiene urbana.

Scoperte scientifiche rilevanti

Nel XVII secolo, la scoperta dei microbi e dei germi da parte di scienziati come Anton van Leeuwenhoek, portò a una comprensione più approfondita delle cause delle malattie infettive. Questo periodo segnò l’inizio dell’igienizzazione e della disinfezione per prevenire la diffusione delle malattie.

La Rivoluzione Industriale nel XVIII e XIX secolo portò a miglioramenti significativi nelle condizioni igieniche nelle città.

Ma è solo tra il XIX e XX secolo che l’igiene personale diventa una parte importante della cultura occidentale, con l’uso diffuso del sapone e l’adozione di routine di lavaggio delle mani.

Inoltre la scoperta degli antibiotici rivoluzionò la lotta contro le infezioni batteriche.

I primi impianti di approvvigionamento di acque pulite

In Italia i primi impianti di approvvigionamento di acque pulite uniti alla raccolta dei rifiuti e l’istituzione dei primi bagni pubblici sorsero a Firenze nel 1869. Anche i bagni nelle case risalgono proprio a questa epoca.
E’ bene notare che in principio i bagni se li potevano permettere solo i ricchi; in un secondo momento questa usanza divenne consuetudine per la borghesia, per poi essere ripresa nelle città industriali e infine nelle campagne.
Oggi l’igiene personale e pubblica sono diventate delle priorità, con norme rigorose nei settori dell’alimentazione, della sanità e dell’assistenza sanitaria.

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