La tragedia dell’Hindenburg e la fine dei dirigibili

Il 6 maggio 1937 alle 19:25 l’Hindenburg prende fuoco e viene completamente distrutto, nel giro di circa mezzo minuto, mentre cerca di attraccare al pilone di ormeggio della Stazione Aeronavale di Lakehurst nel New Jersey.

Anche se il disastro è famoso, delle 97 persone a bordo, solo 35 morirono (13 passeggeri e 22 membri dell’equipaggio, mentre la trentaseiesima vittima fu un membro dell’equipaggio di terra).

16 membri dell’equipaggio e 10 passeggeri morirono nello schianto o nell’incendio (la maggior parte delle vittime morì carbonizzata, mentre alcune trovarono la morte saltando dal dirigibile quando si trovava ad un’altezza eccessiva, oppure in seguito all’inalazione del fumo o a causa della caduta di rottami), mentre altri 6 membri dell’equipaggio, 3 passeggeri e un membro dell’equipaggio di terra morirono nei giorni seguenti, principalmente a causa delle ustioni riportate.

L’incidente dell’Hindenburg tuttavia cambiò tutto. La fiducia del pubblico nelle aeronavi venne mandata completamente in frantumi dalle spettacolari sequenze cinematografiche e dalle registrazioni sonore della scena.

A causa del clamore sollevato da questa vicenda, i trasporti con gli Zeppelin giunsero al capolinea immediatamente. L’evento segnò la fine dell’epoca del trasporto passeggeri su gigantesche aeronavi rigide.

3 commenti

  1. Ci furono molte concause dell’incidente. La principale fu l’uso dell’idrogeno come “gas portate”. L’Hindenburg era progettato inizialmente per impiegare elio, gas nobile non incendiabile. Tuttavia l’elio, molto più costoso dell’idrogeno, provveniva quasi esclusivamente da alcuni giacimenti di gas negli USA e l’esportazione in Germania fu bloccata, assieme a quella di molti altri beni, per le tensioni politiche tra i due paesi.

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