
Sergio Leone oltre ad essere sicuramente uno dei registi più influenti di sempre, viene anche ricordato per i metodi di lavoro “poco ortodossi” che spesso mettevano a rischio l’incolumità degli attori.
Lo sanno bene Eli Wallach e il grande Mario Brega che, durante le riprese della famosa scena del treno, furono costretti a saltare realmente dal treno in corsa.
Ma è nella scena successiva che l’attore statunitense rischiò seriamente la vita. Eli Wallach, e non uno stuntman, doveva portare il cadavere di Brega (ovviamente venne usato un fantoccio) sui binari del treno per liberarsi delle manette.
Il treno stava arrivando, e Leone disse a Wallach di girarsi dalla parte opposta e non guardare. Per un pelo l’attore, non venne decapitato dalle piattaforme in ferro che sporgevano da ogni vagone del treno, quelle per poter salire e scendere. “Se mi fossi sporto di 10 centimetri in più sarei morto”, raccontò l’attore.
Un’esperienza che Wallach non avrebbe mai voluto ripetere. Ma Leone insistette per un altro take, e allora la scena venne ripetuta, ma con l’attore posizionato in un buco più basso.
A fine scena, però, l’addetto alla cinepresa disse che sulla pellicola non si vedeva per niente il volto di Wallach, poiché era troppo in basso. A quel punto Wallach si rifiutò categoricamente di rifarla, e disse a Leone: “Sarà meglio che usi il primo take!”.
“I tipi grossi come te mi piacciono, perché quando cascano fanno tanto rumore”.
Eli Wallach, Mario Brega – Il Buono il Brutto e il Cattivo
i geni sono così…Brega è un mito!
Un grande regista, questo è certo, ma mettere così a repentaglio la vita degli attori proprio no!
Troppo spericolato con la pelle altrui.
Vero