Sudafrica. Ultimi decenni del 1800. Il responsabile casellante della stazione di Port Elizabeth è un certo James Edwin Wide detto “Jumper” per la sua abitudine di saltare in mezzo alle motrici in movimento per gestire tempestivamente gli scambi di binari, all’epoca totalmente manuali. Un’abitudine tanto spettacolare quanto pericolosa. E infatti
durante uno di questi salti, James cade sotto le ruote di un treno.
Nel gravissimo incidente perde entrambe le gambe.
James però non abbandona il lavoro alla stazione. Si costruisce due gambe di legno e prende a spostarsi su una sedia a rotelle. Ovviamente il suo lavoro diventa molto più faticoso, e correre alle leve degli scambi ferroviari per rispondere in tempo al fischio dei treni in arrivo un’impresa. Capisce che deve delegare a qualcuno i delicati compiti a lui assegnati. Ma a chi?
Un giorno in un mercato vede casualmente un babbuino che guida un carro trainato da buoi. James, colpito dall’intelligenza dell’animale, lo acquista, e lo porta a vivere con sé nella sua modesta abitazione a poca distanza dalla stazione ferroviaria.
James battezza il babbuino Jack e i due diventano amici inseparabili. Presto Jack inizia ad aiutare il suo compagno umano con le faccende domestiche, spazzando i pavimenti e portando fuori la spazzatura.
Il babbuino apprende ad aiutare l’amato padrone anche sul lavoro. James lo addestra a spingere la sua sedia a rotelle e ogni mattina Jack lo accompagna alla stazione.
Osservando James sul posto di lavoro, Jack impara facilmente il compito e inizia a tirare lui stesso le leve per gli scambi sotto la supervisione dell’uomo.
Un lavoro di squadra impeccabile, il loro, che continua per diverso tempo. Poi un giorno alla stazione si presenta un’ispezione a sorpresa, inviata dalle autorità ferroviarie in seguito alle denunce di alcuni passeggeri preoccupati per la propria incolumità che riferivano di aver visto una scimmia tirare le leve degli scambi della stazione di Port Elizabeth.
Immaginatevi lo stupore degli ispettori quando appurano che è effettivamente un babbuino a comandare gli scambi. La società licenzia in tronco James. Però, il ferroviere non si arrende. Fa ricorso chiedendo la verifica delle
competenze professionali, per dir così, del babbuino, come se si trattasse di qualsiasi impiegato della compagnia. Il direttore, incredibilmente, accetta: vengono organizzate delle prove pratiche e di fronte agli occhi allibiti degli esaminatori, il primate adopera le leve alla perfezione.
Impressionati, i responsabili decidono non solo di reintegrare nel posto di lavoro “Jumper” James, ma assumono ufficialmente Jack come suo assistente, garantendo al babbuino una paga di venti centesimi al giorno e mezza bottiglia di birra alla settimana (probabilmente “intascati” da James).
Negli anni Jack The Signalman, come viene soprannominato il babbuino, diventa una piccola star, e stuoli di curiosi fanno la fila per vedere all’opera l’improbabile casellante.
Jack lavora come ferroviere nove anni, fino alla sua morte avvenuta per tubercolosi nel 1890. In tutto questo tempo l’animale si rivela un solerte ed affidabile aiutante del suo padrone. Il suo servizio è impeccabile e si narra che non abbia mai fatto un errore, neanche una volta.
C’è chi leggendo questa storia ha parlato di sfruttamento del lavoro animale. Io preferisco credere che Jack abbia ripagato la fiducia e l’affetto del proprio padrone diventando grazie a un’intelligenza fuori dal comune un suo devoto ed affidabile aiutante. Poco tempo prima che il babbuino morisse il sovrintendente ferroviario George B. Howe lo visitò e scrisse: «Jack conosce il fischietto di segnalazione bene quanto me, anche tutte le leve. È stato molto toccante vedere la sua predilezione per il suo padrone. Mentre mi avvicinavo erano entrambi seduti sul carrello. Un braccio del babbuino intorno al collo del suo padrone, l’altro che accarezza il viso di Wide»
Oggi il teschio di Jack è conservato all’Albany Museum di Grahamstown a ricordo dell’unico babbuino della storia ad essere stato regolarmente assunto da una società ferroviaria.
E’ una storia bellissima, adoro il babbuino !!!! <3 <3 <3