
La morte non è un evento improvviso ma piuttosto un processo graduale ; una persona deceduta non è morta ma addormentata, e muore solo quando il rituale funebre è concluso. Il rito funebre viene fatto dopo alcuni mesi o addirittura anni dalla morte effettiva. Questo dipende dallo stato sociale della famiglia e quanto da impiega per avere i fondi necessari da destinare al rituale. Nel frattempo il corpo del defunto viene mummificato e conservato nella casa natale.
I riti funebri di Toraja sono importanti eventi sociali , occasioni per intere famiglie di riunirsi, e rinnovare le relazioni, ricordando radizioni nel modo degli antenati. Tali eventi durano per diversi giorni e sono noti come Rambu Soloq.
In primo luogo, vi è la macellazione di bufali e maiali, accompagnati da balli e musica: più la persona morte è potente, più alto è il numero di animali sacrificati (nella tradizione Toraja, i bufali sacrificati serviranno a trasportare il defunto nell’aldilà, mentre i maiali serviranno al suo sostentamento). Non è raro che vengano sacrificati decine di bufali e centinaia di maiali. Dopo il sacrificio, la carne viene cucinata e distribuita agli ospiti.
Poi arriva la sepoltura vera e propria: i membri della tribù Toraja non sono quasi mai sepolti nel terreno. Tradizionalmente, vengono tumulati nei fianchi delle montagne, o deposti in elaborate bare fissate alle rocce. La tomba è di solito costosa e richiede mesi per essere completata. Un manichino intagliato nel legno, chiamato Tau tau, che rappresenta il defunto, è di solito posto a guardia della grotta sepolcrale.
I bambini piccoli sono sepolti all’interno di cavità scavate negli alberi viventi, coperte con una porta in fibra di palma. Il foro viene poi sigillato e secondo la tradizione, quando l’albero sarà guarito il bambino raggiungerà l’aldilà. Decine di bambini possono essere sepolti all’interno di un unico albero.
Quando le sepolture sono state completate, e gli ospiti hanno banchettato, tornano alle loro case, ma i rituali non sono finiti. Ogni anno, nel mese di agosto, durante un rituale chiamato Ma’Nene, i corpi dei defunti vengono riesumati per essere lavati, curati e vestiti con abiti nuovi. Le mummie vengono portate in processione per i villaggi. Ai defunti vengono offerti cibo, bevande e sigarette.
E’ sempre incredibile quanto, senza neppure rifletterci, riteniamo “ovvio”, il nostro piccolo mondo occidentale e reali le nostre idee sulla vita, sulla morte, sul tempo e su come impiegarlo.
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